EDITORIALE N. 84 – GIUGNO-LUGLIO 2021
Paride e Achille. Tranquilli: non mi metto a scrivere di mitologia greca sulle pagine di InFormaSalute Italia.
Ma Paride e Achille, che sono i nomi dei due celebri miti, immortalati anche dall’Iliade di Omero, sono anche i due nomi che contraddistinguono una bella storia proveniente dall’Ulss 6 Euganea di Padova.
Per farvi capire la storia, devo però ricordarvi l’episodio chiave che riguarda i due eroi mitologici: Achille era un semidio praticamente invincibile. Ma fu ucciso da Paride, che lo colpì con una freccia nell’unico punto in cui il suo avversario era vulnerabile: il tallone.
Il famosissimo tallone di Achille.
Ma cosa c’entra questa plurimillenaria “fiction” con la sanità odierna? C’entra, eccome.
La storia dei giorni nostri è quella di Alessia Cattin, una donna di 38 anni residente a Porto Viro in provincia di Padova, a cui nel 2008 era stato diagnosticato un tumore al seno.
Ne è conseguito un difficile percorso di cura, risoltosi positivamente: intervento chirurgico di mastectomia e trattamento in Oncologia con chemioterapia e terapia ormonale.
Nel 2009 Alessia incontrò quello che poi diventerà suo marito. Ma il sogno di costruire una famiglia era inibito: quando l’oncologa la dichiarò ufficialmente fuori pericolo, interrompendo entrambe le terapie, l’aspirante mamma si consultò con lei per una possibile gravidanza. La risposta fu negativa: la specialista le consigliò “di non rischiare svegliando il can che dorme”. La delusione fu grande, perché diventare madre era sempre stato per Alessia il desiderio più grande.
Ma, dopo alcune settimane, la telefonata che non ti aspetti: “La dottoressa – racconta – mi ha ricontattata, dicendomi che doveva ricredersi, e dopo avere studiato a fondo il mio caso, avevo il via libera per avere figli. Dopo essermi sposata, e dopo tantissimi tentativi, rimasi incinta, ma un altro dolore era in agguato; infatti dopo appena 8 settimane la mia piccola vita decise di lasciarmi. Fu un dolore lancinante, forse anche peggio della malattia; ma a Pasqua 2020 ci fu la svolta, ero di nuovo in dolce attesa. Il ginecologo ci disse di stare tranquilli, che era un maschietto sano e forte; quindi, quale nome dare a questo bimbo? La risposta arrivò subito: Paride!”.
“Nella mitologia greca Paride fu l’unico a sconfiggere un avversario apparentemente invulnerabile, il possente Achille; così come è successo a me che, grazie ai medici, alle cure e all’amore della mia famiglia, ho ripreso in mano la mia vita, lasciandomi alle spalle quell’avversario che sembrava insormontabile”, afferma ancora Alessia Cattin stringendo a sé il suo piccolo e paffuto Paride, venuto al mondo nel novembre scorso.
In segno di riconoscenza nei confronti del team di medici, infermieri e operatori sanitari del reparto di Oncologia dell’ospedale Padova Sud di Piove di Sacco, Alessia ha donato al reparto un quadro fotografico, realizzato da una fotografa di Chioggia, raffigurante lei con in braccio il suo piccolo Paride. Sullo sfondo dell’immagine, “Achille”. Simbolo del tumore al seno sconfitto dalle frecce delle cure mediche. Mitico.