
Incontro con il Dott. Carlo Marin odontoiara
La corretta comunicazione
per un giusto rapporto paziente/dentista.
I tempi si evolvono e con essi anche la tecnologia, i trattamenti medici e il rapporto fra paziente e medico curante. Di questo se ne è reso conto anche il Dottor Carlo Marin titolare di uno studio di odontoiatra a Bassano Del Grappa. Con una lunga esperienza alle spalle, il Dott. Marin proviene da un famiglia di dentisti, partendo dal lontano 1907, quando il bisnonno si specializzò in quella che era la scuola di odontoiatria di allora e aprì uno dei primissimi studi in Veneto. Seguì la stessa strada il nonno, il padre e adesso anche i figli dello stesso Dottor Carlo. Chi meglio di lui può testimoniare come siano cambiate le cose all’interno di uno studio e quali nuove necessità si siano fatte strada, per una continua, costruttiva evoluzione sul lato umano e tecnologico?
Dottore, come è cambiato l’approccio con il paziente?
E’ cambiato moltissimo. Tant’è che io ricordo molto bene come i rapporti fossero stretti con il proprio dentista, che a volte veniva visto dal paziente anche come “padre confessore”. Per contro, c’era poca consapevolezza delle azioni che avrebbe adottato il dentista per risolvere il problema di quel momento. Insomma, ci si fidava ad “occhi chiusi”. Adesso non funziona più così: l’informazione a monte inizia addirittura molto tempo prima che insorga il problema. Del resto, il rapporto fra paziente e dottore incide veramente in maniera determinante su quelle che sono le cure e il trattamento che a loro volta, determinano anche la soddisfazione del paziente stesso. A giocare un ruolo determinante sono diversi fattori, fra i quali anche la tecnologia e l’intero staff che collabora all’interno dello studio.
Parlavo prima dell’informazione a monte che equivale alla prevenzione. Prendersi cura di un paziente da quando è piccolo, è sicuramente un valore aggiunto, cosa che non accadeva tempo addietro, quando si ricorreva al dentista principalmente per farsi togliere i denti. Oggigiorno un ruolo importante lo gioca anche la sensibilità più diffusa verso una vita sana, ad iniziare da quando si nasce, senza dimenticare il lato estetico. E anche sotto questo aspetto, si richiede una certa preparazione del paziente che può davvero spaziare in soluzioni alternative, a seconda di quanto rilevi una panoramica diagnostica della sua bocca, del suo intero viso, della masticazione, che verrà fatta dal medico. Con i dati in mano si andrà, insieme, a decidere su come procedere. Nel mio studio, il rapporto con i pazienti è tenuto in alta considerazione: anche il mio staff ha una preparazione che va oltre a quelli che sono i compiti pratici a cui è chiamato.
Parlare con il paziente, spiegare come la tecnologia continui a fare passi da gigante offrendo sempre soluzioni nuove e metodiche meno invasive, fa la differenza. Il dentista non è più, quindi, l’artigiano che procedeva “a vista” ma un professionista altamente qualificato, al passo con i tempi. E questo lui richiede anche dai suoi pazienti che avranno la possibilità di ottenere una nuova consapevolezza, grazie alle spiegazioni del proprio dentista.
Non a caso, le ricordo, l’Eurostat ha posto l’Italia fra i paesi con il miglior rapporto paziente-dentista.
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