
LA GESTIONE FAMIGLIARE DEGLI ANIMALI DOMESTICI : CHI TROVA UN AMICO
Ce ne parla il dr. Fausto Venezian, Medico Veterinario.
“Prima di far spuntare un cucciolo sotto l’albero bisogna porsi un determinato numero di domande”.
Alessandro Tich
Chi trova un amico, non trova solamente un tesoro. Se l’amico in questione ha quattro zampe, trova anche un significativo impegno per farlo crescere sano e felice. La gestione famigliare degli animali domestici influisce sui ritmi e sulle abitudini della vita quotidiana e di ciò chi decide di prendersi in casa principalmente un cane, ma anche un gatto, deve essere pienamente cosciente. Ma quali sono i principali accorgimenti da seguire nel momento in cui tra le pareti del nostro domicilio abbiamo un famigliare aggiunto che scodinzola e ci fa le feste al nostro rientro a casa? Chiediamo lumi al riguardo al dr. Fausto Venezian, Medico Veterinario di Bassano del Grappa.
Dottor Venezian, come ci si deve dunque approcciare alla gestione famigliare degli animali domestici?
Attualmente quasi tutte le famiglie hanno un animale domestico, principalmente cani e gatti, poi ci sono dei conigli e altri tipi di animali più o meno esotici che sono fortunatamente anche un po’ diminuiti ultimamente, perché la gestione di questi ultimi non è tanto semplice. Comunque il ruolo principale è svolto dal cane e dal gatto. La gestione tra cane e gatto è diversa da un animale all’altro, perché per esempio il gatto ha meno esigenze ambientali, quindi si muove benissimo anche in casa senza particolari problemi, mentre il cane ha esigenze ambientali di spazio e di movimento di grado superiore. Quindi anche nella scelta di un animale bisogna tener presente se noi abbiamo una casa, o un appartamento, in cui ci può star benissimo un gatto oppure se in appartamento un cane, soprattutto se è un cane di una certa taglia, può vivere in maniera un po’ condizionata e quindi non può avere uno spazio esterno, non può avere movimento, non può avere tutto quello che può essere di salute per un cane soprattutto di una certa taglia. Quindi la scelta di un animale è condizionata anche dall’ambiente in cui si vuole farlo vivere. Poi la gestione degli animali deve tenere soprattutto conto del lato dell’alimentazione. Adesso noi abbiamo una scelta molto ampia e molto varia di alimenti industriali preparati, secchi, umidi, tutto quello che vogliamo. Quindi questo ci può dare uno sgravio nella gestione ovvero nella fatica di fare la preparazione, oppure c’è anche chi fa un’alimentazione più casalinga, basata su cibi tradizionali, anche perché i mangimi li abbiamo inventati da 15-20 anni a questa parte e non è che il cane prima, non avendo mangime, non avesse di che nutrirsi. Ciò che importa è trovare un’alimentazione equilibrata in base al tipo di vita che fa il cane, perché se un cane fa una vita sedentaria in casa bisogna stare abbastanza attenti al fatto dell’eventuale obesità, che anche negli animali sta diventando un problema alquanto importante. Quindi dosare bene gli alimenti, dosare bene il cibo che noi gli diamo. E poi la problematica più importante, in un cane soprattutto, è quella del movimento esterno, di avere la possibilità di muoversi, di esser portato fuori, di essere gestito dal lato fisico in maniera accettabile. Quindi l’alimentazione è la base e il movimento, l’attività fisica, è altrettanto importante per una vita sana e normale e questo previene eventuali fatti di obesità, malattie metaboliche, diabetiche o altri problemi del genere che riscontriamo in molte situazioni.
In generale, casi specifici a parte, il proprietario di un animale domestico principalmente per quale problema si rivolge a un medico veterinario? Cioè quali sono i problemi maggiormente riscontrati in un ambulatorio veterinario, nella fattispecie per i cani?
Allora, noi dobbiamo distinguere tra interventi di tipo preventivo e interventi di tipo sanitario. Quelli di tipo preventivo si basano sulle vaccinazioni, per esempio, e sulla somministrazione di trattamenti antiparassitari, sia esterni che interni. La prevenzione riguarda le malattie soprattutto da virus (ci sono dei virus che provocano il cimurro, o malattie respiratorie, o altre malattie particolari) e allo scopo abbiamo una serie di vaccinazioni che si fanno di base in un cucciolo e poi si ripetono annualmente. Poi c’è anche la vaccinazione per la rabbia, che serve soprattutto per i cani che vanno a manifestazioni e raduni, oppure che vanno all’estero. I cani che vanno all’estero per motivi di viaggio, di sport, di caccia eccetera, hanno l’obbligatorietà di essere sottoposti alla vaccinazione antirabbica ed esiste anche un documento, che si chiama Passaporto Europeo, che deve essere tenuto aggiornato per quei cani che hanno una movimentazione extranazionale. Gli altri interventi a livello preventivo riguardano la prevenzione delle parassitosi, cioè dei parassiti sia interni che esterni. Quelli interni sono soprattutto parassiti intestinali, oppure sono parassiti delle vie polmonari. Quelli esterni sono le pulci, le zecche, i flebotomi e tutta quella categoria di parassiti del genere. La prevenzione di queste parassitosi si effettua attraverso o l’applicazione di antiparassitari esterni (ci sono ad esempio degli spot, delle fialette o degli spray) oppure con la somministrazione mensile di una compressa che applica la profilassi di queste parassitosi sia a livello intestinale o polmonare, sia a livello dei parassiti esterni. Per cui noi abbiamo attualmente dei prodotti estremamente comodi e semplici da usare. Con un’unica pastiglia somministrata al mese, soprattutto nei mesi centrali dell’anno che sono quelli più importanti per le parassitosi, da maggio a ottobre-novembre diciamo, noi preveniamo le parassitosi e garantiamo all’animale una vita sana e tranquilla, senza complicazioni parassitarie.
Senta, dottore: tra poco è Natale. Di cosa bisogna essere “coscienti” nel momento in cui sotto l’albero spunta un cucciolo?
Prima di far spuntare un cucciolo sotto l’albero bisogna porsi un determinato numero di domande. Il cucciolo è bellissimo sotto l’albero, però può essere molto scomodo il giorno dopo, o quando noi abbiamo disfatto l’albero. Perché chiaramente il cucciolo ha bisogno di tutte quelle prevenzioni e di tutti quegli interventi di cui noi abbiamo parlato fino adesso. La cosa più importante, tornando al discorso ambientale, è che noi possiamo garantire a questo animale una vita buona, con livelli standard buoni dal lato ambientale: e cioè che ci sia spazio, che ci sia disponibilità il meglio possibile di spazio esterno, che ci sia la possibilità di seguirlo e soprattutto, se è un cane, di portarlo fuori a fare movimento. Perché io dico sempre alle persone che il movimento degli animali fa molto bene all’animale e fa molto bene anche ai suoi proprietari. È cioè importante sapere che la presenza di un animale in casa stimola molto spesso la persona che ce l’ha ad uscire, invece di stare magari seduto sul divano, e questo fa molto bene al cane e anche a chi lo accompagna.