
LE MIE TRECCE PER TE
Il gesto generoso di Vittoria Viero, 10 anni, di Molvena: si taglia i capelli e li dona all’Associazione Oncologica San Bassiano. Dalle trecce donate sarà realizzata una parrucca per una paziente oncologica colpita da alopecia in conseguenza della chemioterapia.
Vittoria Viero è una bambina solare e sorridente. Ha 10 anni e frequenta la classe quinta alla scuola primaria di Molvena, in Comune di Colceresa, il paese dove abita.
È giovedì mattina e oggi a scuola Vittoria non ci è andata, ma è pienamente giustificata.
È infatti la protagonista di una conferenza stampa convocata da Gianni Celi, presidente dell’Associazione Oncologica San Bassiano OdV e giornalista decano della stampa bassanese, per diffondere la notizia del suo gesto generoso.
La ragazzina decenne ha infatti deciso di donare i suoi capelli, tagliati ai primi di agosto dalla parrucchiera e raccolti in trecce, all’Associazione Oncologica San Bassiano: serviranno per realizzare una parrucca che a sua volta sarà donata ad una delle pazienti oncologiche seguite dall’Associazione, colpita da alopecia – e cioè dalla perdita dei capelli – in conseguenza della chemioterapia.
Vittoria arriva nella sede dell’Associazione accompagnata dalla mamma Sonia, che autorizza volentieri i giornalisti presenti a fotografare le riprendere a figlia minorenne e a pubblicarne il nome. “Mia mamma – racconta tranquillamente ai cronisti – mi ha detto che invece di tagliarmi i capelli e di buttarli via posso donarli a qualcuno che ne ha bisogno. E io ho detto: doniamoli! Tanto i miei capelli ricrescono.”
La parrucca sarà realizzata da Giada Pigatto, parruccaia 25enne di Thiene, che ha deciso di collaborare con la San Bassiano OdV al fine di compiere questo importante progetto ma anche per realizzare altre parrucche da offrire in uso alle pazienti che, nell’impossibilità economica di acquistarne una, ne facciano richiesta.
La caduta dei capelli, sia essa parziale o temporanea, rappresenta senza dubbio uno degli effetti collaterali più temuti da coloro che si sottopongono a trattamenti chemioterapici: questo si deve ai risvolti psicologici traumatizzanti che tale fenomeno provoca sulla persona. I pazienti e in particolare le pazienti che devono effettuare terapie antitumorali vivono infatti la caduta dei capelli come una diminuzione di bellezza e, quindi, come una crisi che riguarda la propria sfera individuale e sociale.
“La perdita dei capelli per la chemioterapia – conferma la vicepresidente dell’Associazione Oncologica San Bassiano Dina Faoro – colpisce l’aspetto esteriore delle pazienti ed è una situazione difficile da affrontare nei propri confronti e nei confronti degli altri.”
“Tra le nostre iniziative c’è già il progetto “TestAllegra”, col prestito gratuito di turbanti in tessuto per chi li desidera – prosegue -. Da tempo riceviamo richieste di persone che vogliono donare i loro capelli per fare parrucche per le pazienti oncologiche, ma non avevamo punti di riferimento. Ci sono associazioni che “promettono” di realizzarle, abbiamo mandato delle email per avere informazioni ma non abbiamo mai avuto risposta.”
“Poi – continua Dina Faoro – è avvenuto un “incontro di cuori”. Vittoria ci ha chiesto di poter donare le sue trecce e, per una incredibile coincidenza , dopo poche ore abbiamo conosciuto Giada che voleva fare qualcosa per le pazienti oncologiche inerente alla sua professione.”
Giada Pigatto riferisce di avere imparato il mestiere di parruccaia in un corso dell’Accademia del Teatro alla Scala a Milano. Sempre a Milano ha collaborato con un laboratorio che realizza anche parrucche per chi è colpito da alopecia a seguito di chemioterapia. “Sono tornata qua – afferma – per operare come parruccaia e per poter dare una mano con quello che facevo.”
Quelle realizzate da Giada sono parrucche con capelli veri, da non confondere con le parrucche sintetiche che hanno una serie di controindicazioni soprattutto per la traspirazione della cute. Si tratta di creazioni fatte esclusivamente a mano. E si tratta anche di creazioni molto care: una parrucca con capelli naturali costa infatti sopra i 2000 euro. Sul prezzo incide il costo del capello: per realizzare una parrucca ci vogliono dai 100 ai 250 grammi di capelli e un chilo di capelli, “materia prima” molto richiesta soprattutto nel mondo dello spettacolo, costa non meno di 3000 euro.
Una parrucca con capelli naturali è pertanto paragonabile a un bene di lusso ed è fondamentale, come fa l’Associazione Oncologica San Bassiano, riuscire a donarla a chi ne ha bisogno ma non può permetterselo.
La parrucca è il risultato di una lavorazione minuziosa. Prima si confeziona manualmente una calotta in tessuti traspiranti, poi sulla calotta si inseriscono i capelli facendo attenzione che la punta di ciascuno sia sempre rivolta nella stessa direzione. Per questo motivo i capelli da donare vanno sempre e comunque raccolti precedentemente in trecce.
Non tutti i tipi di capelli sono adatti allo scopo: le trecce donate devono avere una lunghezza minima di 25 cm, i capelli non devono essere tinti e sono ricercati anche i capelli bianchi naturali, già in “tono” col colore originario di molte pazienti oncologiche.
“La maggior parte delle donne sottoposte a chemioterapia subiscono effetti alopecizzanti – spiega la psicologa dell’Associazione Oncologica San Bassiano Elena Pasquin -. È il momento più atteso con angoscia dal momento di comunicazione della diagnosi, che diventa ancora più terribile quando i capelli cominciano a cadere.”
“Il rapporto con l’Associazione – afferma la dottoressa Pasquin – è un motivo anche di alleviamento dell’angoscia. Grazie a Vittoria si è creato un filo generazionale già così precoce con persone che parlano di dono e di supporto.”
Come sottolinea il presidente Gianni Celi, il contatto diretto tra Vittoria e l’Associazione Oncologica San Bassiano è stato favorito dal presidente del consiglio comunale di Bassano del Grappa Stefano Facchin. Non nella sua veste di amministratore pubblico, ma purtroppo di conoscitore della problematica a seguito di vicende di famiglia.
“Sono stato contattato da Sonia, la mamma, che era venuta a sapere della possibilità di donare i capelli della figlia – racconta Facchin -. Abbiamo contattato l’Associazione che avevo già conosciuto per problemi familiari e così è partito il tutto.”
“È una bella cosa che potrà sensibilizzare le persone perché non tutti possono permettersi una parrucca”, conclude il presidente del consiglio comunale che nell’occasione, con gesto di altrettanta generosità, dona all’Associazione la parrucca che fu di sua sorella Alessandra, mancata dieci anni fa a 42 anni dopo una lunga lotta contro il tumore, e che in futuro abbellirà il volto di un’altra paziente.
“Mi sono interessata sulla possibilità di donare le trecce – riferisce Sonia, mamma di Vittoria -. Ho guardato online e su Facebook dove cercano parrucche e chiedono di tagliare le trecce e di donarle. Ma non volevo spedirle perché ero scettica. Poi ho conosciuto l’Associazione e ho detto a mia figlia: tagliamole.”
A quanto pare, è solo il primo atto di un nuovo campo di intervento della Associazione Oncologica San Bassiano OdV per venire incontro alle esigenze dei pazienti oncologici del territorio e delle loro famiglie. L’Associazione riceve infatti almeno una ventina di chiamate all’anno di persone che vogliono donare i capelli. La novità è che da adesso la San Bassiano può avvalersi della collaborazione di una parruccaia professionista, in grado di trasformare quei capelli – se rispondenti ai requisiti richiesti – in parrucche.
Sarà quindi strutturato un punto di raccolta dei capelli per rispondere a tali richieste, creare le parrucche e dare riscontro sugli esiti delle donazioni.
In mezzo a tutta questa bella storia c’è lei: Vittoria 10 anni da Molvena. Il presidente dell’Associazione Gianni Celi le consegna un meritato certificato di donazione.
Non è per nulla imbarazzata dalla grande attenzione di stampa e Tv nei suoi confronti e dice di essere curiosa di conoscere e abbracciare in futuro la persona che porterà la parrucca originata dalle sue trecce. È la conferma, se mai ce ne fosse
il bisogno, che il buon cuore non
ha età.