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Tempo di coronavirus: la parola alla psicologa

Intervista alla dott.ssa Ornella Minuzzo psicologa-psicoterapeuta-neuropsicologa presidente Associazione Psicologi Marosticensi

Dal suo osservatorio di psicologa, come sono cambiate le abitudini delle persone in questi giorni?

Le persone stanno affrontando questo periodo di quarantena con modalità molto diverse, a seconda dell’età, del contesto in cui abitano, delle loro abitudini e bisogni, della rete di persone di riferimento. Ci sono anziani  che vivono in solitudine, genitori con bambini piccoli che abitano in appartamenti privi di spazi verdi, persone che devono continuare a lavorare in luoghi dove possono contagiarsi (pensiamo agli operatori sanitari) e temono di trasmettere il virus anche ai familiari, famiglie che devono gestire disabili fisici o mentali… Quindi non esiste una ricetta che possa essere utile per tutti, servono strategie diversificate. Ci dobbiamo difendere da un nemico invisibile e insidioso e non è facile far comprendere questa necessità ai bambini o a persone che non sono in grado di prenderne coscienza e ponderare le conseguenze del contagio.

Che effetti può dare l’isolamento?

Inizierei  prendendo spunto dagli studi dell’Ente Spaziale Americano: la NASA ha studiato gli effetti dell’isolamento sull’uomo per decenni, gli scienziati hanno scoperto che l’isolamento è dannoso non solo per la nostra salute mentale, ma anche per la nostra salute fisica, in particolare il nostro sistema immunitario. La tecnologia tuttavia ci permette anche in questa situazione di rimanere in contatto, quindi vale la pena di trovare il tempo di connettersi con qualcuno ogni giorno con il telefono o sui social.

In un’intervista telefonica su Star City, l’astronauta Cassidy, capitano della Marina degli Stati Uniti  ha raccontato come si sta preparando per la sua missione, offrendo anche un consiglio prezioso, da chi come lui sa cosa vuol dire vivere in quarantena: «Ricordatevi una cosa fondamentale: stabilite una routine, penso sia la cosa più importante. Quando si hanno momenti di riposo forzato, imporsi una routine è salutare. Per il corpo e per la mente». Quindi se avete perso le abitudini che avevate precedentemente ne potete creare delle nuove. E questo non dovrebbe essere difficile, basti pensare a tutte quelle attività casalinghe che in genere trascuriamo per mancanza di tempo come: pulire angoli nascosti, riordinare armadi, disfarsi di indumenti e oggetti inutili, preparare dei cibi insoliti, oppure dedicarci ad hobby e bricolage. E, se possibile, praticare anche un po’ di esercizio fisico, a corpo libero o aiutandoci con pesi e cyclette.

Alcuni tengono un diario…

Certamente. E’ importante anche il dialogo interiore e chi ama scrivere potrebbe tenere un diario. Dedicare del tempo ogni giorno a scrivere ciò che si prova, aiuterà a mettere le esperienze in prospettiva. E quando si rileggeranno, si avrà il ricordo di cosa ha rappresentato e come abbiamo vissuto questo momento della nostra storia.

Come vi state muovendo voi psicologi per andare in aiuto in questo momento non facile?

Anche il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi mette a disposizione di tutti i cittadini, e reperibile in internet, una guida per riflettere ed orientare al meglio pensieri, emozioni e comportamenti di fronte al problema Covid-19  tanto più perché si è creata una notevole ansia dovuta a informazioni contraddittorie.

La prima regola è di evitare la ricerca compulsiva di informazioni su questo argomento ma usare e basarsi SOLO su fonti informative ufficiali, aggiornate e accreditate.

Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus-

Istituto Superiore di Sanità: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/

Al Ministero della Salute, alla Protezione Civile, e al Sistema sanitario nazionale e regionale lavorano specialisti esperti che collaborano per affrontare con grande rigore, attenzione e con le risorse disponibili la situazione in corso e i suoi sviluppi.

In secondo luogo tener presente che è un fenomeno collettivo e non personale. Il Coronavirus non riguarda solo noi come individui e come nel caso dei vaccini ci dobbiamo proteggere come collettività responsabile.

Parliamo adesso delle coppie che rischiano di “scoppiare” in questo periodo

Un’attenzione particolare va posta proprio ai rapporti di coppia, la convivenza forzata potrebbe metterli a dura prova, soprattutto se già in precedenza erano presenti incomprensioni e incrinature. Ecco dunque qualche consiglio per evitare che conflitti latenti sfocino in litigi o addirittura separazioni alla fine del lockdown. Partiamo dal presupposto che alla base di tutto devono esserci  il rispetto e la tolleranza reciproca.

Si dovrebbe iniziare fin dal mattino a mostrare buonumore perché le emozioni sono contagiose e creare un clima rilassato aiuta a vivere meglio.

Altro aspetto importante è la collaborazione: tutti devono fare la loro parte nella gestione dei lavori domestici per evitare scontri e garantire dei buoni rapporti. E’ importante anche avere cura del proprio aspetto, anche se non si esce, per piacersi e piacere a chi ci sta vicino. Infine ritagliarsi dei momenti di relax e distensione, da svolgere sia individualmente, nel rispetto degli spazi e della libertà di ciascuno, sia  insieme.

 Cosa dire dei bambini e degli adolescenti?

Il cambiamento delle abitudini e l’impossibilità di uscire di casa possono essere dei fattori stressanti anche e soprattutto, per bambini e adolescenti. Per aiutarli a esprimere le loro emozioni e a capire quello che sta succedendo, senza spaventarli, è necessario fornire delle spiegazioni in modo adatto alle varie età, evitando tuttavia toni allarmistici. Anche per loro è di fondamentale importanza riuscire ad organizzare la giornata e creare nuove routine, ma non possono farlo da soli, bisogna tenere sempre presente che non possono stare a lungo isolati, soprattutto i più piccoli, hanno necessità di dialogo e di condividere il loro tempo con i membri della famiglia. Disegnare, aiutarli nei compiti scolastici, fare dei giochi e dei lavoretti insieme, leggere delle storie ai più piccoli, proprio come fanno a scuola, può essere utile a rassicurarli, riportandoli a quella che era la loro quotidianità..

Per concludere, se riusciremo a trasformare questa circostanza di forzata clausura, di tempo sospeso, in opportunità, potremo imparare a sviluppare creatività e flessibilità, riprendere hobby e fissare nuovi obiettivi e priorità e inoltre sviluppare il nostro senso civico aiutandoci a vicenda. 

Angelica Montagna

Direttore Responsabile

InForma Salute
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