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TUMORE DELLA PROSTATA: TECNOLOGIA ALL’AVANGUARDIA PER UNA DIAGNOSI PIU’ EFFICACE

Intervista al dott. Antonio Celia Direttore U.O.C. Urologia Ospedale di Bassano Ulss 7 Pedemontana.

Angelica Montagna

E’ il reparto di Urologia dell’ospedale San Bassiano ad aumentare il “parco macchine” con una nuova dotazione, frutto di un regalo del valore di quasi 50 mila euro, da parte dell’Associazione Oncologica San Bassiano, alla quale hanno partecipato due imprenditori del Bassanese, Bruno Bellò e Antonio Cavalli e l’avv. Elena Scotton nella veste di responsabile del “Progetto Manola”. Questo, a riconferma della vocazione del San Bassiano come ospedale ad alta tecnologia, dove l’innovazione delle attrezzature avanza di pari passo con la capacità di adottare le metodiche più all’avanguardia.

Dottor Celia, di che cosa si tratta nello specifico?
Si tratta di due nuovi strumenti all’avanguardia per la diagnosi del tumore della prostata: un ecografo e relativo software per eseguire le biopsie transperineali mirate su lesioni prostatiche sospette. Mi preme ringraziare i due donatori privati, Bruno Bellò e Antonio Cavalli come pure l’Associazione Oncologica San Bassiano Onlus, per questa nuova tecnologia a disposizione

Parliamo dunque di una nuova procedura diagnostica?
In realtà noi la eseguiamo già da anni presso il nostro centro ma con questi nuovi strumenti possiamo eseguirla in ambulatorio con una semplice anestesia locale. Prima ci voleva un ricovero in reparto e veniva eseguita esclusivamente presso le nostre sale operatorie, in anestesia generale.

Questo andrà a sgravare anche le sale operatorie?
Certamente. E in termini pratici questo si traduce anche in un minor disagio per il paziente, che può tornare a casa poco dopo il termine della procedura, e come detto, in una maggiore razionalizzazione delle risorse ospedaliere. L’ altro grande vantaggio è la riduzione delle liste d’ attesa perché il sempre più diffuso utilizzo della risonanza magnetica ha portato ad un aumento delle richieste, e quindi del tempo di attesa per il paziente. Non essendo più necessario il ricovero del paziente e l’utilizzo di una sala operatoria, è evidente che ora potremo incrementare in modo significativo il numero di procedure erogate, riducendo così le liste d’attesa e potendo quindi effettuare delle diagnosi anche più tempestive. Alleggerimento del carico nella sale operatorie, da un lato, in modo da per poter potenziare ulteriormente l’impegno verso quelle terapie per il tumore della prostata che richiedono attrezzature e personale di sala. Sto parlando in particolare alla crioterapia prostatica, di cui già abbiamo una lunga esperienza.
Liste d’attesa ridotte, un buon risultato sicuramente…
Direi proprio di sì. Tutta l’Ulss Pedemontana potrà beneficiare della donazione, migliorando la riduzione delle liste d’attesa dei nostri presidi: Bassano, Santorso e Asiago.

Il regime ambulatoriale che cosa permette, ancora, dottore?
Le nuove biopsie in regime ambulatoriale, lasciano la libertà di azione delle sale operatorie, onde potersi dedicare alla chirurgia robotica e alla “focal teraphy”, ultima frontiera terapeutica del tumore prostatico. Questa terapia permette di distruggere il tumore senza togliere la prostata e l’energia che utilizziamo per questa chirurgia è la crioterapia.

Possiamo quindi affermare che l’urologia di Bassano, da sempre fiore all’occhiello, si colloca e riconferma in un contesto di alte prestazioni?
Quello che posso affermare è che questo nuovo approccio ben si adatta alle nuove evidenze scientifiche internazionali, che ormai riconoscono questo tipo di biopsia mirata come lo standard di riferimento per la diagnosi della neoplasia in presenza di risonanza magnetica prostatica sospetta. Con questa metodologia, infatti, è dimostrato un notevole aumento della capacità di diagnosticare l’eventuale presenza del tumore rispetto alla biopsia standard. Un modo di procedere, grazie alle nuove tecnologie e i vecchi saperi, sempre più vincente, per un successo che vada unicamente nella direzione del paziente che mira alla guarigione.

 

Angelica Montagna

Direttore Responsabile

InForma Salute
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